martedì 11 marzo 2014

TrediciMarzo

"[...] Segnatelo in cima alla vostra prima pagina:
Non odio la gente
Né ho mai abusato di alcuno
ma se divento affamato
La carne dell’usurpatore diverrà il mio cibo.
Prestate attenzione!
Prestate attenzione!
Alla mia collera
Ed alla mia fame!"
(Mahmoud Darwish)

Guardare la strada dalla via parallela è lo sguardo del poeta, mentre cuocio riso basmati per la tirocinante e ignoro le scadenze. Cosa avranno da scadere le scadenze? non prendono mai la parallela? 

La poesia ha il potere di non scadere, una strada che diventa anche un pezzo della mia, senza georeferenziazione. Libera dai luoghi, dagli anni, dalla pelle e dal genere. Una cosa libera in questa valle di vincoli. La poesia non è stare sull'albero a cantare, no. 

Tu non sai:
ci sono betulle che di notte
levano le loro radici,
e tu non crederesti mai
che di notte gli alberi
camminano o diventano sogni.
Pensa che in un albero c'è un
violino d'amore.
Pensa che un albero canta e ride.
Pensa che un albero sta
in un crepaccio e poi diventa vita.
Te l'ho già detto: i poeti non si redimono,
vanno lasciati volare tra gli alberi
come usignoli pronti a morire.
(Alda Merini)

Anche i poeti di notte camminano o diventano sogni. 
Buon compleanno, Darwish!

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